Poste Italiane è tra le aziende più sostenibili

 Poste Italiane è tra le aziende più sostenibili

L’impegno di Poste Italiane nella sostenibilità ambientale, nella trasparenza, nella valorizzazione delle persone e nell’integrazione delle comunità in cui l’azienda opera è stato confermato anche nel corso del 2018. L’azienda guidata da Matteo Del Fante è infatti al sesto posto della classifica generale dell’Integrated Governance Index (IGI), attestandosi invece alla quinta posizione nella categoria speciale dedicata alle risorse umane.

L’indagine IGI è stata condotta da ETicaNews e Top Legal potendo contare sul supporto scientifico di numerose associazioni di settore, ed è andata a misurare il grado di integrazione delle tematiche ESG (Enviromental, Social, Governance) nelle strategie aziendali. A testimoniare l’impegno in tal senso di Poste Italiane è stato in particolare il primo Bilancio Integrato di Gruppo pubblicato nel corso dell’anno, considerato un segno dell’apporto che l’azienda si è propone di dare allo sviluppo sostenibile del Paese.

 

I prestiti

Liste cattivi pagatori: ci finiscono solo i pesci piccoli?

Liste cattivi pagatori: ci finiscono solo i pesci piccoli?

La categoria dei cattivi pagatori è una sorta di girone infernale dantesco: chi ci finisce dentro, infatti, può trovarsi a battere contro un vero e proprio muro quando prova a rivolgersi ad una banca o ad una finanziaria per poter avere un prestito.

Non per tutti, però, questa iscrizione è così drammatica. Non lo è stata ad esempio per i grandi nomi venuti fuori all’epoca dello scandalo del Monte dei Paschi di Siena, quando furono divulgati i nomi di pezzi grossi dell’economia italiana che avevano avuto prestiti dalla banca senese senza mai ripagarli. In quel caso, però, non si trattava delle poche migliaia di euro che basta non pagare per finire sulle blacklist compilate da agenzie preposte a fornire questo servizio, ma di cifre iperboliche, spesso decine di milioni di euro, per le quali però l’istituto bancario non

Buste paga: in Italia sono più leggere di 10 anni fa

Buste paga: in Italia sono più leggere di 10 anni fa

La crisi economica italiana continua a far parlare molto, spesso a sproposito. Se è infatti vero che dipende anche dallo scoppio della bolla dei mutui Subprime del 2008, occorre infatti ricordare che essa può essere considerata il logico risultato di una serie di difetti strutturali di lunga data, aggravati da decisioni sbagliate. Tra i quali uno dei più gravi è rappresentato dalla perdita del potere d’acquisto di salari e pensioni, che si è accentuata a causa delle distorsioni gravanti sul mondo del lavoro. 

Il logico epilogo di tutto ciò è stato esplicitato da un report elaborato dall’istituto dei sindacati europei Etuc (European Trade Union Confederation), in base al quale nel periodo compreso tra il 2008 e il 2018 gli stipendi italiani sono arretrati del 2% a fronte di una crescita di quelli tedeschi (11%) e francesi (7%).

Dati che

Piccoli prestiti: il web è la strada giusta

Piccoli prestiti: il web è la strada giusta

Per chi è alla ricerca di piccoli prestiti, coi quali magari acquistare un bene necessario senza mettere in crisi il bilancio familiare, la strada giusta può essere quella rappresentata dal credito online. Le piattaforme che operano sul web, infatti, sono state capaci nel corso degli ultimi anni di mettere in campo una proposta in grado di attrarre sempre più consumatori, grazie ad una serie di caratteristiche in grado di aumentare la convenienza e la comodità del finanziamento.

Per quanto riguarda il primo aspetto ad avvantaggiare i clienti è in particolare la notevole riduzione della filiera operativa, ovvero la drastica riduzione degli intermediari in gioco, che si riflette sui piani di rientro notevolmente più leggeri a quelli che caratterizzano il credito tradizionale.

La comodità della procedura è poi evidente: basta infatti mettersi di fronte al proprio computer